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Per chi volesse contattarmi la mia e-mail è questa: domenicomirarchi46@gmail.com

Il web è un grande mezzo! Attraverso di esso, con rapidità e semplicità, è possibile raggiungere chiunque e con chiunque si può discutere, ragionare e anche litigare.

E, allora, qui, proprio utilizzando la scrittura e la rete, noi tenteremo di confrontare le nostre idee con quante più persone è possibile. Appunto per questo, chi ha qualcosa da raccontare o da dire, ma anche da ridire, lo faccia con disinvoltura e semplicità. Mi mandi pure i suoi pensieri, che sarò ben lieto di pubblicarli.

Domenico Mirarchi, dopo aver collaborato ad alcuni quotidiani e periodici, sui quali sono stati pubblicati alcuni suoi racconti, si è occupato di formazione professionale, particolarmente nel campo dell’informatica applicata alla comunicazione, tenendo corsi a favore del personale della pubblica amministrazione nell’ambito di un progetto inteso a favorire l’approccio e l’uso delle moderne tecnologie.

Incuriosito dalle peculiarità della città di adozione, attraverso un lavoro di ricerca, ha realizzato “Da Cambrane a San Giorgio a Cremano”, un testo che oltre alla cronologia degli avvenimenti riporta aneddoti, storie e curiosità. Pubblicato prima nel 2007 in un numero limitato di copie, nel 2009 per iniziativa dell’Amministrazione Comunale è stato ristampato e distribuito a cittadini, scuole e associazioni presenti sul territorio. In segno di riconoscimento, nell’ambito della “Festa della Lava” 2009, gli è stato riconosciuto un premio a testimonianza del lungo e meritevole impegno profuso.
Nel 2006 ha prodotto un saggio dal titolo, “La Primavera del Tramonto”, nel quale esprime riflessioni e suggestioni di un pensionato che vorrebbe essere considerato vecchio ma non anziano.
Nel 2007 ha pubblicato “FotoNote”, una ricostruzione di fatti e avvenimenti per raccontare ai propri figli come si viveva ai tempi della sua infanzia e della sua giovinezza.
Nel settembre 2011 esce “Il cassetto di Menico”, una raccolta di racconti brevi fatta di storie viste e inventate, vissute e immaginate.

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